La musica dei Roccaforte è un rock molto concettuale e metaforico, cantato in lingua italiana. Questo è quello che ho pensato appena visto il lavoro e inserito nel lettore dello stereo. La band esprime infatti attraverso la grafica la continua metafora visiva sul mondo medievale, le battaglie quotidiane di ognuno di noi che risultano essere quindi attuali e non avere collegamenti concreti con l’età medievale, il cavaliere che diventi tu, lettore di questa recensione, ecc ecc…
Il prodotto qualitativamente parlando è abbastanza buono, anche se non c’è niente di eccelso. La produzione è stata curata dalla stessa band, così come la discreta registrazione del lavoro della quale risente soprattutto la sezione ritmica del drummer Simone Villati e la voce a tratti, non sempre precisissima e potente come mi piacerebbe. Consiglio alla band di andare in studio almeno per il mixaggio e mastering la prossima volta. Oltre a questo, trovo spesso i testi dei pezzi purtroppo non inseriti in modo completamente efficace nella musica e un po’ poco metaforici visti gli intenti apparenti (il testo di “Africa” per esempio sta molto male a mio avviso dentro al pezzo). Bisogna infatti stare molto attenti alla scelta delle parole stesse in base alla musicalità del pezzo, e questi testi alle volte mi sembrano leggermente avventati.
La lode maggiore, anche se forse sono di parte essendo anch’io un chitarrista, posso esprimerla per Fabio Serra appunto il chitarrista della formazione che si dimostra spesso eclettico e mai monotono nell’esecuzione e nella creazione delle sue parti sia pulite che distorte come in “20 mq di libertà” dove lo troviamo impegnato perfino in un riff di estrazione funky, con molto groove e ritornello classico in distorsione e accordi, oppure nell’arpeggio sognante di “Bambino”, una ballad che forse rappresenta l’apice qualitativo del cd e presente anche in versione acustica.
La prestazione vocale di Andrea Toniato è buona, anche se non particolarmente incisiva ai fini del far rimanere impressa la musica del quintetto.. i pezzi sono melodici ma purtroppo non spiccano in originalità perdendosi un po’ delle possibilità che avrebbero potuto avere. Per esempio un tastierista come Michele Masoero, relegato sempre al ruolo di accompagnamento ad accordi, avrebbe potuto avere un ruolo molto più volto all’arricchimento armonico del mix finale con arrangiamenti più incisivi e qualche parte più in primo piano.
Con qualche piccola correzione sarà quindi possibile avere una band a livello nazionale della quale essere completamente orgogliosi.
Voto: 7/10
http://www.roccaforte.it/
info@roccaforte.it
Il prodotto qualitativamente parlando è abbastanza buono, anche se non c’è niente di eccelso. La produzione è stata curata dalla stessa band, così come la discreta registrazione del lavoro della quale risente soprattutto la sezione ritmica del drummer Simone Villati e la voce a tratti, non sempre precisissima e potente come mi piacerebbe. Consiglio alla band di andare in studio almeno per il mixaggio e mastering la prossima volta. Oltre a questo, trovo spesso i testi dei pezzi purtroppo non inseriti in modo completamente efficace nella musica e un po’ poco metaforici visti gli intenti apparenti (il testo di “Africa” per esempio sta molto male a mio avviso dentro al pezzo). Bisogna infatti stare molto attenti alla scelta delle parole stesse in base alla musicalità del pezzo, e questi testi alle volte mi sembrano leggermente avventati.
La lode maggiore, anche se forse sono di parte essendo anch’io un chitarrista, posso esprimerla per Fabio Serra appunto il chitarrista della formazione che si dimostra spesso eclettico e mai monotono nell’esecuzione e nella creazione delle sue parti sia pulite che distorte come in “20 mq di libertà” dove lo troviamo impegnato perfino in un riff di estrazione funky, con molto groove e ritornello classico in distorsione e accordi, oppure nell’arpeggio sognante di “Bambino”, una ballad che forse rappresenta l’apice qualitativo del cd e presente anche in versione acustica.
La prestazione vocale di Andrea Toniato è buona, anche se non particolarmente incisiva ai fini del far rimanere impressa la musica del quintetto.. i pezzi sono melodici ma purtroppo non spiccano in originalità perdendosi un po’ delle possibilità che avrebbero potuto avere. Per esempio un tastierista come Michele Masoero, relegato sempre al ruolo di accompagnamento ad accordi, avrebbe potuto avere un ruolo molto più volto all’arricchimento armonico del mix finale con arrangiamenti più incisivi e qualche parte più in primo piano.
Con qualche piccola correzione sarà quindi possibile avere una band a livello nazionale della quale essere completamente orgogliosi.
Voto: 7/10
http://www.roccaforte.it/
info@roccaforte.it
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8 commenti:
Correggete, correggete...al più presto!
è abbastanza positiva come recensione ed è anche utile per migliorarsi a livello professionale ed entrare negli standard di musica nazionale..
sono orgogliosa di voi!!!
Mi sembra una critica costruttiva. Il voto comunque è positivo!
Mmmmhhhh, niente di eccelso? spiacente, ma non concordo!
Baci e sorrisi!
Le recensioni sono sempre cattive, direi che ve la siete cavata bene, no?
In bocca al lupo per il disco ragazzi!
Blogger
ehehe... Ivan ha fatto una grande recensione. I difetti dei nostri pezzi e del nostro album li sappiamo meglio di chiunque alto e tutte le critiche che sono state sollevate sono problematiche consapevoli e conosciute. Lavoreremo meglio sul nuovo soprattutto con piu' calma. E' sempre bello ricevere dei giudizi positivi ma sapendo i punti deboli spesso abbiamo detto: " bah, dai, anche sta volta un'ottima recensione" ..... "forse i pregi del CD sotterrano i difetti" ... ma è piu' corretta questa, al di la del voto e dei complimenti ....
la registrazione e il mix penalizza il prodotto e alcuni testi VANNO sfoltiti....
LE CRITICHE SERVONO PER MIGLIORARE, SE SONO COSTRUTTIVE e mi pare che queste lo siano....
ottimo...... correggete e la prossima vi darà 10/10;)
un caro saluto bruno, le critiche costruttive sono le migliori!!!!
ciao, roberta.
Non si smette mai di crescere in tutti i sensi. Io vi trovo bravi e vi sento animati da tanta passione. E la passione se coltivata porta lontano...
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