Quando in una fredda mattina d’inverno uno sconosciuto si presenta nella sua parrocchia e chiede insistentemente di vederlo, il reverendo Keith Schroeder non può immaginare che quell’incontro cambierà la sua vita per sempre. L’uomo si chiama Travis Boyette, ha subito varie condanne per reati sessuali, è in libertà vigilata e sostiene di custodire da molti anni un terribile segreto che è deciso a confessare. Perché proprio adesso? Dice di avere un tumore incurabile al cervello e di volersi liberare dal peso che grava sulla sua coscienza. Con la sua testimonianza potrebbe scagionare Donté Drumm, un giovane di colore condannato a morte in una piccola città del Texas per l’omicidio di una ragazza bianca il cui corpo non è mai stato ritrovato. Donté si è sempre proclamato innocente, la sua famiglia e Robbie Flak, il suo avvocato, noto per l’impegno sociale e il carattere bellicoso, si sono battuti per nove anni con ogni mezzo per dimostrarlo; il caso ha suscitato un enorme scalpore, ma finora tutto è stato inutile. Boyette afferma di sapere chi è il vero assassino, ma non ha intenzione di rivelarlo a nessuno se non al reverendo Schroeder. Mancano quattro giorni all’esecuzione. Basteranno per salvare Donté, o almeno per una sospensione della condanna? Come può un pregiudicato convincere avvocati, giudici e politici che stanno giustiziando l’uomo sbagliato? In una spasmodica corsa contro il tempo, il reverendo e l’avvocato faranno di tutto per ottenere un rinvio. Ma, come spesso accade, la verità, se clamorosa, sembra avere vita più difficile della menzogna.
Giudizio personale 10 /10
Non mi era mai capitato, durante la lettura di un libro, di saltare alcune pagina per sapere subito come vanno a finire gli eventi. Una storia che tiene il lettore in tensione dall'inizio. La pena di morte di un innocente messa in secondo piano pur di far valere lo schifo della politica e le convinzioni della polizia/magistratura. Mi era capitato di piangere a dirotto soltanto leggendo Il miglio verde ... questa è la seconda volta.
3 commenti:
Grisham è uno dei miei autori preferiti.
Ho letto molti libri inerenti alla
giustizia americana, al legal thriller, ma anche due bellissime
storie di tutt'altro genere :La casa dipinta, e Il professionista.
E' il primo libro che leggo di Grisham e mi ha "rapito" profondamente ... sicuramente leggero' altre opere.
Come Costantino, anch'io ho letto molto di Grisham e molto ho visto (film tratti dai suoi romanzi sono - tra gli altri - Il momento di uccidere, Il Socio, il Rapporto Pelikan, e per me il migliore L'uomo della pioggia. Ho già acquistato Io confesso e me lo volevo sparare quest'estate... ma dopo la tua recensione... cavolo! mi tocca aggredirlo subito!!!
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