martedì 13 aprile 2010

L'isola della paura (Shutter Island), Dennis Lehane

1954, settembre. L'agente federale Teddy Daniels viene inviato sull'isola di Shutter, al largo di Boston, dove si trova l'Ashecliffe Hospital, destinato alla detenzione e alla cura dei criminali psicopatici. Deve trovare una detenuta scomparsa, Rachel Salando, condannata per omicidio, ma un uragano si abbatte sull'isola, impedendo qualsiasi collegamento con il resto del mondo. Ma sull'isola, niente è davvero quello che sembra, e gli interrogativi si accavallano: come ha fatto la Salando a sparire nel nulla? Chi semina strani indizi in codice? E cosa sta cercando Teddy Daniels? Una detenuta scomparsa, oppure le prove che all'Ashecliffe Hospital si fanno esperimenti sugli esseri umani, o ancora qualcosa di più profondo, che lo tocca personalmente?

Chi legge questo libro condivide le emozioni e si immedesima sempre di più in Teddy, parteggia e teme per lui, sente che è in pericolo, sente crescere l'angoscia... E poi la rivelazione finale, il dubbio dell'inganno (o è quella la verità?), la scelta di chiudere il romanzo con un capitolo che mette in discussione le sconvolgenti pagine precedenti. Ma che cosa sta succedendo nella mente del lettore? a chi può credere? qual è la verità? Chiudere il romanzo senza rivelarlo completamente è la tecnica (crudele) di chi vuole lasciare un'impronta profonda. Esattamente quello che Lehane sa e vuole fare.

Giudizio pesonale 9/10

Un thriller straordinario che non lascia un attimo di tregua, sempre sul filo della tensione e dell'incognita. Come descritto da tantissime recensioni il finale è sorprendente e, purtroppo, vicino alla realtà. Lascia alcuni interrogativi che vanno interpretati e forse ogni lettore darà la sua versione. La mia si è accostata a tantissimi commenti lasciati in giro sul web anche se gli ultimi capitoli mi hanno fatto andare un po' "fuori di testa".

Sto scaricando il film ..... spero sia all'altezza del libro.

4 commenti:

Cannibal Kid ha detto...

ho visto solo il film, che mi è sembrato di ottimo livello
mi hai incuriosito però a recuperare anche il libro..

Ernest ha detto...

ho visto il film, credo che il libro possa essere meglio!
un saluto

Roberta ha detto...

I thriller non mi hanno mai entusiasmata, troppa tensione...
Ciao Bruno, Roberta

Arcureo ha detto...

Eh sta cosa del finale spiazzante (quasi sconnesso, l'hanno definito in molti) è però motivo di fastidio per parecchi, ho sentito. Boh, se capita me lo vedo... magari nel cinemino di seconda visione qui vicino casa! ;-)