Muoversi per le nostre strade, a piedi, in macchina, in scooter, in bicicletta, sta diventando sempre più un’impresa difficile e pericolosa. Una tensione che ti assale dal momento in cui parti e non ti abbandona fino all’arrivo e poi, con un sospiro liberatorio, una leggera frase sottovoce mette fine al viaggio: “ce l’ho fatta”. Benvenuti e bentornati nel “Far West”.
Vi voglio raccontare un fatto che mi è successo nel 2007 durante un viaggio negli States.
Cittadina sperduta fra le praterie del Nebraska. Con il mio minivan, 3500 stra comodo della KIA, mi fermo al semaforo rosso. Davanti a me si trova già un’auto ferma. Il conducente trascura l’attesa e soprattutto l’attenzione al verde facendosi i “cazzi suoi”. Infatti, poco dopo, il semaforo diventa verde ma l’auto non parte. Cosa faccio? Do un timido colpo di clacson per svegliarlo oppure attendo che qualcun altro, della lunga coda che si è creata, reagisce? Opto per la seconda soluzione ma nessun conducente inveisce o distrugge il clacson. Tutto tace. Nel frattempo il buon semaforo continua il suo lavoro e diventa rosso. Da questo momento in poi si prosegue nel modo corretto.
Diario di viaggio clicca qui
Ma se una scena del genere fosse successa nella mia città, ad Alessandria, oppure a Milano, Roma, Torino……..o a Napoli ………….. che “guerra” si sarebbe scatenata?
Ma se una scena del genere fosse successa nella mia città, ad Alessandria, oppure a Milano, Roma, Torino……..o a Napoli ………….. che “guerra” si sarebbe scatenata?
13 commenti:
La parola chiave è "sperduta fra le praterie del Nebraska".
Ho il sospetto che se avessi provato la stessa mossa a L.A. sarebbe uscito un gangsta rapper di due quintali e avrebbe riservato al tuo minivan lunga e atroce violenza.
Poi sarebbe passato agli occupanti...
;-)
@ acureo
vuoi dire? sia quello?
eppure anche alessandria è sperduta nella val padana ... forse era piu' piccola la cittadina.....toh mettiamo Voghera è sperduta nella val padana.....
sicuramente la reazione a L.A. o N.Y. sarebbe stata diversa ma anche in quelle città non ho avuto problemi e di km ne ho fatti molti
In effetti anche io me lo ricordo... lì il codice della strada lo rispettano eccome!
ci sono stato molte volte negli states e con cio' non voglio evidenziare che essi siano un modello di vita perchè in alcuni settori sono veramente decadenti ma, dalla mia esperienza, posso garantire che come educazione verso il prossimo, educazione alle regole e ai codici sono avanti anni luce. La scena in particolare che ho vissuto (ma ne potrei elecare infinite) mi viene sempre in mente ogni qual volta sono fermo ad un semaforo .... strisce pedonali (cosa sono?)...chiedere informazioni (spesso è un vaffanculo)....
Se su spalto Marengo avessi fatto tutto ciò alle 8 e 15 di mattina scendevano quelli della terza e quarta macchina e a criccate sfasciavano il tuo minchia di minivan kia e la macchina del rincoglionito al semaforo...
Non posso esimirmi dal concordare con il Russo.
Io devo dare ragione ad Arcureo... tutto dipende dai luoghi e dalle situazioni. In mezzo al traffico cittadino di una metropoli non credo che sarebbe andata nella stessa maniera!
sicuramente dipende dai luoghi ma qui, in aperta campagna, se sgarri è finita.... e lo dimostra il commento del Russo, spalto Marengo è una zona con 10 case .....
hehehehehehehehe
meno male che non hanno ancora dotato le auto di cannoni!!
nelle nostre grandi città, come nei piccoli paesi, dove ognuno ha un suo codice stradale personalizzato, credo che ci siano poche differenze con il far west!!!
buon weekend ^___________^
Io ho girato in lungo e in largo per gli States con un Camper e confermo: una civiltà e un rispetto che sembrano quasi finti. A molti incroci vige la regola che la precedenza ce l'ha semplicemente chi arriva per primo. Provate a immaginare da noi.
Caro Bruno, descrizione "ad hoc".
Questo è uno dei motivi per cui L'AUTO-IN-TORINO-NON-LA-USO, di fracassoni con le trombe spianate ne ho abbastanza...
Ciao.
Sarebbe successo di tutto e di più, purtroppo!
Ciao, Brunone, e buon week end!:)
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